Albo d'Oro

Eric-Emmanuel Schmitt

Di origini franco-irlandesi, nonostante i genitori fossero entrambi degli sportivi, ha preferito dedicarsi agli studi letterari, diplomandosi al conservatorio di Lione. Qui ha coltivato i suoi due principali interessi: la musica e la filosofia. Dopodiché, nel 1983, si è laureato con la tesi “Diderot e la metafisica” all’École Normale Supérieure de la rue d’Ulm. Nel 1991 ha intrapreso la sua attività come drammaturgo, tuttora in corso e a cui, nel frattempo, ha affiancato quelle di saggista e romanziere. La sua commedia Il visitatore ha vinto, nel 1993, tre Premi Molière: “Rivelazione teatrale”, “Miglior autore”, “Miglior spettacolo di teatro privato”.

La prima messa in scena italiana si avrà però tre anni più tardi, ad opera del regista Antonio Calenda, con Turi Ferro e Kim Rossi Stuart. Lo spettacolo è stato poi ripreso in Italia a distanza di ben dieci anni, nel 2006, per iniziativa dell’attore e produttore Marco Predieri, con lo stesso nel ruolo del visitatore e Marcello Allegrini in quello di Freud.

Nel 2001, Schmitt ha ricevuto dall’Académie Française anche il prestigioso Gran Premio del Teatro. Da due sue opere sono stati tratti gli omonimi film: Le libertin (2000) di Gabriel Aghion, con Vincent Perez, Fanny Ardant e Michel Serrault, Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano (2003) di François Dupeyron, con Omar Sharif, Pierre Boulanger e Isabelle Adjani, Lezioni di felicità, diretto dallo stesso Schmitt.

PREMIO 2009

La sognatrice di Ostenda

Autore: Eric-Emmanuel Schmitt
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