Sala Stampa

Alessandra Sarchi vince la XIX edizione del premio letterario internazionale “Scrivere per Amore”

Ad Alessandra Sarchi il premio letterario «Scrivere per Amore» 2014

La giuria, presieduta da Giuseppe Di Piazza, ha votato nella serata  al Teatro Nuovo di Verona il libro vincitore del Premio Scrivere per Amore. Ad aggiudicarsi la 19^ edizione del premio è “L’amore normale” edito da Einaudi, un romanzo che narra i conflitti dell’amore nell’epoca contemporanea .

VERONA, 15 novembre – ”Allora io e lui si amavamo normalmente”. Da questa frase grammaticalmente scorretta ma sentimentalmente incisiva dal film Dramma della gelosia di Ettore Scola, che i protagonisti ricordano di avere visto insieme da giovani, è tratto il titolo del libro di Alessandra Sarchi L’amore normale, vincitore della XIX edizione del premio dedicato al libro d’amore. La normalità dell’amore in questo romanzo ha però ben altre implicazioni di quelle che ci si immagina. E’ piuttosto un paradossale, coraggioso, rischioso tentativo di rendere normale quello che normale non è: la convivenza di un quartetto amoroso spericolato, un doppio adulterio (ma si può ancora chiamarlo così?) con il desiderio ancestrale e infantile di restare tutti uniti salvando l’amore e l’intesa profonda dei precedenti legami.

Il premio che vede la collaborazione dell’Hotel Due Torri e  il sostegno della Cantina Gerardo Cesari e gode del patrocinio del Comune di Verona, è ideato dal Club di Giulietta, storico sodalizio scaligero che lega il nome di Verona all’amore e alla scrittura: “Il premio è dedicato alle grandi storie d’amore nella letteratura – ha spiegato Giulio Tamassia, fondatore del premio –  e grazie alla qualità delle opere premiate, è diventato oggi una delle più importanti manifestazioni letterarie, l’unica in Italia dedicata al tema dell’amore”.

La vincitrice Alessandra Sarchi è stata premiata con l’assegno del Club di Giulietta, la scultura di Sergio Pasetto raffigurante la storia di Romeo e Giulietta in 10 formelle e la doppia magnum di Amarone Bosan della cantina Gerardo Cesari, vino simbolo del territorio veronese. A consegnare il 19° premio Roberto Bolis, portavoce del Sindaco di Verona. L’ospitalità è stata offerta dall’Hotel Due Torri che ha messo a disposizione alcuni dei suoi spazi più belli per un evento che fa parlare e scrivere di amore.

Il libro ha avuto la meglio sugli altri finalisti inclusi nella terna: “Presagio” di Andrea Molesini edito da Sellerio e “Casa di carne” di Francesca Bonafini edito da Avagliano. Nella serata veronese dedicata all’amore e alla scrittura e condotta da Maria Teresa Ferrari e Marco Ongaro, gli autori hanno presentato i loro libri e hanno  parlato di amore nella letteratura intervistati da alcune delle giornaliste che compongono la giuria di questa formidabile edizione. Sul palco, con le letture di Paolo Valerio, direttore del Teatro Stabile che dal 2009 ospita la manifestazione, una giuria per la prima volta tutta in rosa e composta da: Alessandra Appiano, scrittrice, giornalista e autrice televisiva; Samantha Biale, nutrizionista diet-coach, giornalista e scrittrice, collabora con Donna Moderna, Chi, Sorrisi e Canzoni e Starbene; Daniela Brancati giornalista, ex direttrice del Tg3 Rai e scrittrice; Stefania Cavallaro, vicecaporedattore Studio Aperto; Desideria Cavina giornalista, corrispondente del Tg5; Manuela Croci, giornalista de Il Corriere della Sera; Patrizia Finucci Gallo, scrittrice e giornalista, docente di scrittura creativa a Bologna; Pierangela Fiorani direttore de Il mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, la Nuova Venezia e il Corriere delle Alpi di Belluno; Silvia Frau, giornalista, collabora con Vogue Italia e altre testate nazionali; Lucilla Incorvati giornalista di Plus24-Sole24Ore; Paola Jacobbi, scrittrice e giornalista, inviato speciale di Vanity Fair; Carlotta Mannu giornalista Rai, caposervizio redazione società; Melissa Panarello, scrittrice, saggista e astrologa, collabora con Grazia; Alessandra Tedesco, giornalista e conduttrice di Radio 24,  Alda Vanzan, giornalista de Il Gazzettino.

La giuria 2014 è stata presieduta da Giuseppe Di Piazza, giornalista de Il Corriere della Sera, fotografo e scrittore, che per l’occasione ha inaugurato a Verona  la sua mostra fotografica dedicata agli sguardi femminili, “Negli occhi delle donne”,  otto intensi ritratti che catturano in uno scatto l’essenza del femminile nei volti e nei dettagli espressivi di grandi attrici, scrittrici e giornaliste italiane. La mostra è stata allestita nelle sale dell’Hotel Due Torri, partner del premio che ha anche ospitato nel pomeriggio la presentazione dei finalisti della giuria e sarà aperta fino al 30 novembre.

Durante l’evento conclusivo è stato consegnato a Daniela Brancati, giornalista, scrittrice, prima donna a dirigere un tg nazionale, il Premio Speciale Due Torri, ideato dall’Hotel scaligero che ha premiato il miglior lieto fine alla storia di Giulietta e Romeo riscritto per l’occasione dalle giornaliste della giuria nazionale e consegnato dal direttore del Due Torri Silvano De Rosa.

L’autrice:  Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971, vive a Bologna. Ha pubblicato Segni sottili e clandestini (Diabasis 2008). Per Einaudi Stile Libero è uscito nel 2012 il romanzo Violazione, vincitore del premio Paolo Volponi opera prima, e nel 2014 L’amore normale.

Sinossi: Laura e Davide, sposati da tempo, si innamorano in modo imprevisto di un altro e di un’altra. Laura bacia il suo ex, Fabrizio, che l’anno prima le è stato vicino durante unesperienza dolorosa. Davide incontra Mia in biblioteca e l’attrazione è immediata. La scoperta del tradimento non scatena una rottura, ma l’idea incosciente di poter tenere insieme tutto, anzi tutti, partendo addirittura in vacanza con le figlie e amanti. Per sfidarsi in un pericoloso gioco delle parti le cui regole sono sovvertite a ogni gesto, a ogni parola nuova. Laura, Davide, Fabrizio e Mia sono decisi a esplorare sino in fondo  “le rivelazioni e i mascheramenti, le tenerezze e le crudeltà” di ogni relazione. Quelle “affinità elettive” che sanciscono l’irresistibile spinta di due individui a incontrarsi. Raccontando in modo prodigiosamente originale il conflitto che da sempre mette sotto scacco ciascuno di noi, Alessandra Sarchi scrive il romanzo dell’amore nell’epoca contemporanea.

Le motivazioni della giuria:

Un romanzo che diventa catalogo dell’amore contemporaneo. Personaggi che, trattati con delicatezza ed eleganza, finiscono per riassumere le paure, i desideri, le speranze e le insicurezze dell’età adulta. “L’amore normale” di Alessandra Sarchi è uno specchio di questi tempi, dove guardarci mettendo da parte le maschere. (Giuseppe Di Piazza)

– Per la scrittura tesa e limpida, per la capacità di analizzare con acuto garbo, senza mai cadere nel  banale, le infinite complicanze di un cosiddetto amore normale, ergo familiare. (Alessandra Appiano)

– Il libro di Alessandra Sarchi non è una storia di disagio, ma del normale disagio di costringere la propria vita nei canoni rassicuranti della coppia, che è sopportabile fino a quando qualche evento scatena l’insoddisfazione per l’eccesso di normalità. L’uscire fuori dalla coppia, il tradimento, ad un certo punto sembra l’antidoto al morire ogni giorno un po’, che è l’altra faccia della routine. (Daniela Brancati)

– Per le voci pacate di questa storia, che è normale e allo stesso tempo unica, come la percezione di qualcosa che ci riguardi. Voci che acquistano una forza sempre maggiore, nel proseguo delle pagine, costruendosi su una scrittura che scava senza inutili sentimentalismi, e anzi con un realismo doloroso, nell’animo dei personaggi. (Silvia Frau)

– Coraggioso, delicato, capace di essere intimista ma al tempo stesso molto aperto. Il percorso apparentemente banale e piatto di un matrimonio, passa realmente da vie scoscese e isolate, che la Sarchi riesce a percorrere con grande delicatezza. Appassionante nella struttura e nella scelta di sposare più punti di vista per raccontare la complessità di un rapporto matrimoniale. (Stefania Cavallaro)

– L’amore, secondo i protagonisti della storia. Il romanzo di Alessandra Sarchi è ricco di spunti per pensare: l’amore non è per tutti la stessa cosa, il sentimento e la passione coinvolgono uomini e donne in modo diverso e in momenti diversi della vita. E, soprattutto, forse non esiste un amore “normale”. (Desideria Cavina)

– Non è un romanzo dell’amore inteso nel termine tradizionale. L’amore “normale” è proprio quello descritto in queste pagine. Un guazzabuglio di pensieri, turbamenti ed emozioni che fanno capolino in ogni momento della giornata, mentre siamo presi a fare altro. Nel romanzo ognuno ritrova frammenti di sé e ci piace perché ci fa sentire tutti più “normali”. (Samantha Biale)

 – Una scrittura lieve per temi duri e profondi. Un modo di scrivere semplice e pacato che ti lascia il tempo per metabolizzare le emozioni. (Carlotta Mannu)

Un vero diario intimo, a più voci, che nell’agile prosa dell’autrice, danno un quadro vivissimo fortemente contemporaneo,  dei sentimenti , dei desideri e delle umanissime  contingenze che inducono al tradimento. (Paola Altichieri Donella, giuria tecnica)

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