Sala Stampa
LUCA RICCI CON I PRIMAVERILI (LA NAVE DI TESEO) VINCE A VERONA LA XXVIII EDIZIONE DEL PREMIO SCRIVERE PER AMORE
Verona, 21 ottobre 2023 – Sul palco della Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, al culmine di un vivace serata con i finalisti della ventottesima edizione del premio letterario internazionale dedicato allo scrivere per amore, Fabio Stassi, Luca Ricci e Giusy Sciacca, il verdetto della giuria presieduta da Ester Viola ha proclamato vincitore il romanzo I primaverili, edito da La nave di Teseo, di Luca Ricci.
Verona, 21 ottobre 2023 – La presidente del Club di Giulietta Giovanna Tamassia con l’Assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini ha consegnato il XXVIII premio Scrivere per amore a Luca Ricci che con I primaverili (La nave di Teseo), è stato proclamato vincitore di questa edizione 2023. Una storia dei nostri giorni che indaga le passioni delle donne e degli uomini, ancora una volta raccontati nel disperato tentativo di acciuffare la cosa più emozionante di tutte: il tempo. “Un uomo che ha scritto un romanzo d’amore e una donna appassionata di Roland Barthes per quanto tempo possono ignorarsi se frequentano la stessa libreria di quartiere?”
“I primaverili di Luca Ricci è il romanzo perfetto per il nostro premio, – ricorda Giovanna Tamassia. “Ci porta con occhio ironico ma appassionato nella stagione dell’amore – la Primavera, appunto – attraverso il diario intimo del protagonista, che è pure uno scrittore, indagando l’amore, il desiderio, la mancanza che caratterizzano tante storie dell’amore. Siamo grati alla nostra giuria che ha letto e votato con passione i libri in concorso arrivando a una terna di libri davvero molto belli”.
Ester Viola ha letto le motivazioni della giuria che ha decretato vincitore il libro di Ricci: “Per avere indagato la sofferenza sentimentale al maschile tentando di definire l’assenza, il desiderio, la violenza della rinuncia carnale. L’occhio disincantato dell’autore ci parla non solo di passioni umane, ma di vizi e manie personali, nonchè di un certo ambiente letterario. E ci fa ridere, sorridere e soprattutto pensare. Sul ritmo di Barthes e dei suoi Frammenti, assistiamo al tentativo di fermare il mistero dell’incontro in un preludio infinito, prima della fisicità, prima della routine.
C’è nel romanzo di Ricci l’interrogativo eterno di chiunque ami e sia stato riamato: come fare a durare, come non sbiadirsi? Il protagonista di questo romanzo è forzato alla rinuncia carnale, è obbligato a non assecondare la sequenza ordinaria di ogni relazione a due. Ricci riesce a stare dentro questo paradosso e riesce a farci percepire la stanchezza di chi non sa decidere e si lascia travolgere non da quello che sente, ma da quello che dovrebbe sentire secondo gli altri”.
“Sono molto contento – ha dichiarato Luca Ricci all’annuncio della vittoria – “Per me è importante poter continuare a dire tutto quello che non so sull’amore. I sentimenti sono così, mutevoli e ambigui, eppure sono tutto ciò che ci fa sentire vivi”. Luca Ricci, è autore della quadrilogia delle stagioni – dopo Gli Autunnali, Gli Estivi e Gli Invernali, I primaverili (2023) – ha pubblicato romanzi tra cui L’amore e altre forme d’odio (Premio Chiara), La persecuzione del rigorista, Come scrivere un best-seller in 57 giorni, insegna scrittura per la Scuola Holden, Belleville, Scuola del Libro e Scuola Fenysia.
Il vincitore ha ricevuto in premio l’assegno di duemila euro grazie al sostegno di Cristiano Zanolli di Zanolli Forni che da principio sostiene il quasi festival e l’iconico Amarone Valpolicella DOCG 2018 della cantina vinicola Costa Arente, espressione della naturale eleganza che il terroir della Valpolicella trasmette al vino.
Il gala di premiazione è stato accompagnato dalle canzoni dall’album Inferno Grande di Niki Neve e la sua banda. Elisabetta Gallina ha condotto il “discorso amoroso” tra i giurati presenti in sala e i finalisti, alternandosi alle letture di brani dei tre libri a cura di Rossana Valier e Nicolò Sordo. Con grande simpatia Fabio Stassi, Giusy Sciacca e Luca Ricci hanno animato il salotto di Sala Maffeiana rispondendo alle molte domande su amori, sesso, scrittura, libri a conferma della grande vivacità di un tema sempre attuale.
La giuria 2023 è composta da Francesca Arduini, direttrice Circolo dei Lettori di Verona, Roberta Camerlengo, libraia, Roberta Cattano, direttrice del Club delle Accanite Lettrici, Massimo Galli Righi, avvocato, Guariente Guarienti, avvocato, Silvia Nicolis, Presidente del Museo Nicolis, Rossana Valier, insegnante, Myriam Scandola, giornalista, Paolo Valerio, direttore artistico del Teatro Nuovo di Verona, Marianna Peluso, giornalista, Stefania Brentaroli, direttrice marketing, Sara Biasi, imprenditrice, Ernesto Kieffer, giornalista, con la presidente Ester Viola, scrittrice, avvocato, giornalista.
Il romanzo di Ricci ha avuto la meglio sugli altri due libri finalisti che la giuria aveva votato per la finale, Notturno francese di Fabio Stassi (Sellerio) “Stassi ci ricorda che l’intensità è un’altra forma di durata. Il mistero di certi amori brevi dura e non smette di accompagnarci. Un romanzo poetico, malinconico e commovente in cui ci si immerge con un senso di nostalgia e scoperta”. E D’amore e di rabbia di Giusy Sciacca (Neri Pozza) “Per la trama che porta a galla l’amore sì, l’amore per la patria, per la verità, l’amore come solidarietà, l’amore come forma di amicizia. Per la ricostruzione storica di alcune pagine del Novecento, dolenti come ferite ancora non rimarginate”.
Con il patrocinio del Comune di Verona, Regione Veneto, Camera di Commercio e il sostegno di Fondazione Cattolica, Zanolli Forni, Due Torri Hotel, Costa Arente e Oltre il giardino, il premio Scrivere per Amore è l’unico in Italia dedicato al tema dell’amore e l’edizione 2023, ha confermato la forza di una manifestazione culturale sul tema eterno e inesauribile del sentimento amoroso.
Nato nel 1996 da un’idea del Club di Giulietta, che a Verona cura la straordinaria corrispondenza indirizzata a Giulietta, il premio è diventato internazionale e ha visto nel tempo la partecipazione sempre attenta di scrittori e editori. Dal 2019 grazie alla sinergia di attivi partner come l’Università di Verona, la Società Letteraria, la Biblioteca Civica, il Circolo dei Lettori, il Club delle Accanite Lettrici, il Teatro Laboratorio-Teatro Scientifico, il Centro Audiovisivi e la Biblioteca Civica, il Circolo del Cinema, si è trasformato in festival, perché dell’amore si può parlare e scrivere nelle sue più svariate forme e teorie, attraverso lo sguardo di poeti, scienziati, filosofi, artisti e non da ultimo, lettori.
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