Sala Stampa
Mariapia Veladiano vince la XXI edizione del premio letterario internazionale “Scrivere per Amore”
A Mariapia Veladiano il premio «Scrivere per Amore» 2016 . La giuria, presieduta da Aldo Cazzullo, ha votato nella serata al Teatro Nuovo di Verona il libro vincitore del Premio Scrivere per Amore. Ad aggiudicarsi la 21^ edizione del premio è Una storia quasi perfetta di Mariapia Veladiano.
VERONA, 10 ottobre – Un amore così perfetto. O è solo la storia eterna della vittima e del seduttore? Lui è il proprietario e l’anima di un’azienda di design. Lei, Bianca, insegnante di discipline pittoriche in un liceo delle arti, gli propone una serie di disegni ispirati ai fiori. Disegni bellissimi, luminosi, unici. Lui se ne innamora e comincia il corteggiamento. Ma presto è lui ad essere conquistato e allo stesso tempo sconcertato dalla sua purezza quasi spirituale, dalla sua natura appassionata ed esigente, dalla gratuità dei suoi gesti, dalla sua vita con il figlio Gabriele in una casa piena di piante e di acqua che fa pensare a un piccolo paradiso. Il mondo intorno osserva immobile. È la provincia elegante e crudele della chiacchiera, che spiuma la verità e la sparge dalle finestre dei palazzi. Tutti a vedere. Tutti pronti a dire come va a finire quando si entra nel gioco del seduttore. Ma non sempre le storie sono già scritte dall’inizio.
Una storia quasi perfetta di Mariapia Veladiano, tra seduzione, amore e rivalsa, ci porta in un mondo denso di emozioni, come è successo al Teatro Nuovo di Verona nella serata finale del premio Scrivere per Amore. La vincitrice, premiata con l’assegno del Club di Giulietta, la scultura di Sergio Pasetto raffigurante la storia degli amanti shakespeariani e la doppia magnum di Amarone Bosan della Cantina Gerardo Cesari, vino simbolo del territorio veronese, ha avuto la meglio sugli altri finalisti inclusi nella terna: Terapia di coppia per amanti di Diego De Silva, edito da Einaudi e Una storia quasi solo d’amore di Paolo Di Paolo edito da Feltrinelli.
Sul palco, con le letture di Marianna Jensen e Paolo Valerio, direttore artistico del Teatro Nuovo che dal 2009 ospita la manifestazione, una giuria di esperti composta dai direttori dei più noti festival culturali e letterari: Francesco Chiamulera, direttore di Una Montagna di Libri di Cortina D’Ampezzo, Giulia Cogoli, direttrice di Pistoia – Dialoghi sull’Uomo e Gian Mario Villalta, direttore di Pordenonelegge. Il presidente di giuria 2016 Aldo Cazzullo, che ha coordinato il lavoro dei giurati di questa edizione, ha presentato al pubblico veronese il suo ultimo libro Le donne erediteranno la terra, edito da Mondadori, una profonda riflessione sull’universo femminile nell’Italia di oggi.
La serata ha visto anche la consegna del premio speciale Scrivere per Amore – Corriere del Veneto ad Antonio Monda, direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, per il suo romanzo fuori concorso L’indegno edito da Mondadori.
Il premio internazionale Scrivere per Amore, gode del Patrocinio del Comune di Verona e della Camera di Commercio di Verona e il sostegno della Cantina Gerardo Cesari, dell’Hotel Due Torri, AGSM e Circolo dei Lettori, con la media partnership del Corriere del Veneto, ed è ideato dal Club di Giulietta, storico sodalizio scaligero che lega il nome di Verona all’amore e alla scrittura: “Il premio è dedicato alle grandi storie d’amore nella letteratura – ha spiegato Giulio Tamassia, fondatore del premio – e grazie alla qualità delle opere premiate è diventato oggi una delle più importanti manifestazioni letterarie, l’unica in Italia dedicata al tema dell’amore”.
La giuria ha così motivato la sua scelta: “Una storia quasi perfetta narra in maniera delicata e profonda una doppia storia d’amore. Quella di un innamoramento consumato e tradito per colpa dell’uomo, avido imprenditore che rimane folgorato dalle capacità artistiche della donna, misteriosa e innocente pittrice. È anche l’amore per la natura, per i fiori in particolare, un amore incondizionato per la bellezza. La Veladiano è fantastica nell’analisi psicologica dei personaggi: del seduttore, della donna e del rapporto con suo figlio, nella sua empatia con la madre. Ma soprattutto c’è lui e lei e la loro storia. La Veladiano riesce con una scrittura asciutta e avvincente a raccontare la voglia di amore e allo stesso tempo le incapacità sentimentali in una storia di doppia seduzione, di abbandono e riscatto”.
L’autrice: Mariapia Veladiano è nata a Vicenza. Laureata in Filosofia e Teologia, ha insegnato lettere e ora è preside. Collabora con Repubblica e con la rivista Il Regno. Il suo primo romanzo, La vita accanto (Einaudi Stile Libero, 2011), ha vinto il Premio Calvino 2010 ed è arrivato secondo al Premio Strega 2011. Sono seguiti il romanzo Il tempo è un dio breve (Einaudi Stile Libero, 2012), il giallo per ragazzi Messaggi da lontano (Rizzoli, 2013), Ma tu come resisti, vita (Einaudi Stile Libero, 2013), raccolta di riflessioni sui sentimenti e le azioni, e Parole di scuola (Erickson, 2014), liberissimi pensieri sulla scuola.