XXIX Edizione
Dal 17 al 20 ottobre 2024
I finalisti 2024
Maria Grazia Calandrone, Magnifico e tremendo stava l’amore (Einaudi)
Magnifico e tremendo stava l’amore rielabora un caso di cronaca nera. Il 27 gennaio 2004, dopo circa vent’anni di violenza subita, Luciana uccide con dodici coltellate l’ex marito Domenico e, insieme al nuovo compagno, ne getta il corpo nel fiume Tevere.
Il 24 giugno 1965 mia madre Lucia, dopo anni di violenza subita da parte del marito, getta sé stessa nel fiume Tevere, insieme al suo nuovo compagno, mio padre. Perché in quegli anni non esiste la legge sul divorzio.
Il motivo della mia ossessione è fin troppo evidente.
Ma la vicenda giudiziaria di Luciana si conclude con un provvedimento destinato a fare giurisprudenza. Mi è parso allora utile, anzi necessario, rintracciare negli atti processuali le motivazioni umane e legali di una sentenza tanto d’avanguardia.
L’analisi della storia e dei suoi esiti ha finito per generare un libro che ha sorpreso per prima chi l’ha scritto, essendo diventata un’opera scorretta, che non assume esclusivamente il punto di vista della vittima, si chiede anzi chi dei due sia la vittima, quale patto leghi i protagonisti e in quale oscurità delle persone quel patto abbia radicato.
Chi scrive, insomma, ha cercato di comprendere profondamente le ragioni della violenza. E forse, chissà, ha lavorato proprio per emanciparsi da uno sguardo semplice sulla violenza.
Non c’è dunque condanna, ma esposizione, quando possibile poetica, di quel magnifico e tremendo amore.
Andrea Piva, La ragazza eterna (Bompiani)
Renata è una fuoriclasse, una donna che indossa bellezza e intelligenza con la grazia di una farfalla tropicale: per questo, forse, Boccia si è sempre fatto una ragione che il loro amore non potesse assumere la forma della coppia borghese, e ha addirittura trovato il coraggio per partecipare al matrimonio di lei con un altro. Ma un giorno Renata suona alla porta del suo appartamento nel centro di Bari e gli rivela di aver ricevuto una diagnosi che non lascia speranza; il suo ritorno è una richiesta di aiuto. Secondo il suo stile imprevedibile, però, Renata sceglie la via della rimozione tuffandosi nella variopinta vita mondana barese, e tocca a Boccia – che è psichiatra e ha un alto sentimento della sua missione – fare i conti con l’ombra del male che li ha lambiti. È così che, insieme a un collega, comincia a pensare alla possibilità di sperimentare proprio con Renata una terapia illegale per la legge italiana ma della cui efficacia è molto convinto: quella psichedelica, che la comunità scientifica sta riscoprendo nelle sue potenzialità di cura della depressione, delle dipendenze e delle angosce più profonde tramite sostanze come la psilocibina, l’ayahuasca, l’lsd.
Questo romanzo è un viaggio dentro la psiche umana, le sue sofferenze ma anche le sue possibilità di apertura, condivisione, generazione di nuovi universi. È un romanzo sociale che, nel raccontare la desacralizzazione della vita contemporanea, mette in scena la nostra commedia umana con irresistibile umorismo. Ed è una grande storia d’amore: quello di Boccia e Renata ma anche quello che ciascuno di noi può riscoprire per sé stesso e per i propri fantasmi, decidendo di aprirsi a un nuovo sentimento del tempo e dell’identità. Gli antichi greci intraprendevano il viaggio a Eleusi per essere iniziati ai misteri di Demetra, Persefone e Ade: i protagonisti di Andrea Piva portano fino a noi le ultime schegge della luminosa forza sprigionata da quei riti di morte e di rinascita.
Giuseppe Culicchia, Il libro dell’amore impossibile (HarperCollins)
A Napoli, come nella teoria della relatività, spazio e tempo si curvano, le epoche si sovrappongono e si stratificano. Fondata dai Greci, passata attraverso i Romani, i Bizantini, i Normanni, gli Svevi, gli Angioini, gli Spagnoli, a Napoli ogni manifestazione della vita, anche la più profana, porta in sé qualcosa di profondamente sacro.
Questo spiega a Giuseppe Culicchia, in una passeggiata napoletana, Francesco Durante, grande scrittore e suo caro amico. Una guida d’eccezione che lo conduce a Palazzo Zevallos Stigliano, in via Toledo, davanti al quadro di una giovane “con il capo coperto da un velo, le mani giunte e gli occhi tristissimi.” È il ritratto di Giulia Spinelli, una ragazza di buona famiglia che si innamorò del suo maestro di musica, Giovanni Battista Pergolesi. Seduti uno accanto all’altra al pianoforte, i due scoprirono un sentimento fortissimo e puro che dalle loro mani bramose di sfiorarsi presto divampò nei loro cuori. È proprio qui, però, che comincia la storia tragica di questo amore impossibile.
Per salvare la vita del suo amato, Giulia scelse infatti la clausura. E il giorno della monacazione, Pergolesi suonò l’organo mentre lei prendeva i voti. Fu l’ultima volta che si videro, e dal dolore del distacco sgorgarono le note dello Stabat Mater, l’opera più celebre del musicista. Culicchia riconferma il suo talento di scrittore contemporaneo e infrange le barriere tra i generi trasformando la storia in letteratura. Il libro dell’amore impossibile è la versione barocca e partenopea della vicenda di Abelardo ed Eloisa, un meraviglioso omaggio a Napoli, una riflessione sulla fede, sul passato che ritorna, e sul destino che rende ogni amore un amore impossibile.
“Tra poco ci rivedremo, pensa. Tra poco sentirò ancora il suono prodotto dai tasti su cui si poseranno le dita gentili delle sue dolci mani. Tra poco forse i nostri sguardi s’incroceranno ancora, e poi mai più.”
La giuria
Ester Viola
Presidente di giuria
Ester Viola è avvocata, collabora con «Il Foglio», ha una posta del cuore su «iO Donna» e una newsletter, «Ultraviolet». Per Einaudi ha pubblicato L’amore è eterno finché non risponde (2016) e Gli spaiati (2018). Nel 2023 è uscito Voltare pagina. Dieci libri per sopravvivere all’amore.
Luca Ricci
Presidente di giuria
Luca Ricci è nato a Pisa e vive a Roma. Ha scritto L’amore e altre forme d’odio (2006, Premio Chiara, nuova edizione La nave di Teseo, 2020), La persecuzione del rigorista (Einaudi 2008), Come scrivere un best seller in 57 giorni (Laterza 2009), Mabel dice sì (Einaudi 2012), Fantasmi dell’aldiquà (La scuola di Pitagora 2014), I difetti fondamentali (Rizzoli 2017). Per La nave di Teseo ha pubblicato Gli autunnali (2018), Trascurate Milano (2018), Gli estivi (2020) e I primaverili (Premio Scrivere per Amore 2023), che chiude la quadrilogia delle stagioni. Il suo ultimo libro è Gotico rosa.
Francesca Arduini
“Dove troverò mai il tempo per non leggere tutti questi libri?”. Socia e fondatrice e oggi presidente del Circolo dei Lettori di Verona è “lettrice vorace e molto curiosa”. Quando non legge, fa la professoressa. Vive a Verona ma le piacerebbe vivere in una biblioteca di un paese del nord Europa.
Guariente Guarienti
Da cinquantasette anni fa l’avvocato. Ha sempre amato più la letteratura e la storia del diritto ma, a quei tempi, non se la sentiva di programmare la sua vita nell’insegnamento. Oggi continua a lavorare, ma con ritmi ridotti. Questo gli consente di vivere, con entusiasmo e tempo, la sua tossicodipendenza: la lettura.
Roberta Camerlengo
Libraia della libreria Pagina Dodici. Leggo per passione e per lavoro. Ho sempre un libro in mano. Faccio colazione con un racconto, pranzo con un saggio, ceno con un graphic novel e mi addormento con un romanzo. Negli intervalli tra un libro e l’altro, parlo e scrivo di libri.
Silvia Nicolis
“I libri fanno parte della mia vita”. Ha maturato l’esperienza professionale nel Gruppo Lamacart, azienda di famiglia. E’ presidente del Museo Nicolis, oggi uno dei più importanti musei privati a matrice industriale nel panorama internazionale, ed opera nel mondo della cultura e della business economy. Ricopre incarichi di prestigio in istituzioni pubbliche: è attualmente membro della Giunta della Camera di Commercio Verona per il settore Industria e delegata al Turismo e vice presidente di Museimpresa, l’associazione che valorizza il patrimonio della storia industriale italiana.
Sara Biasi
Vent’anni di esperienza in comunicazione corporate e prodotto, relazioni esterne, comunicazione di crisi, con particolare focus in media relation e ufficio stampa. Sviluppa e implementa campagne internazionali di comunicazione istituzionale e brand building. Dal 2016 gestisce i progetti globali di comunicazione e di marketing per Pasqua Vigneti e Cantine. Nel 2018 ha fondato la boutique agency SoBright. “Leggere è uscire da se stessi, è ispirazione, crescita… Se poi trovi il libro giusto è meraviglia”.
Miryam Scandola
Miryam Scandola è una giornalista professionista freelance che da anni si occupa di cultura e sociale. Ha firmato articoli per varie testate tra cui Rolling Stone Italia e servizi per TV7 Triveneta. Come consulente editoriale ha coordinato la pubblicazione di alcuni periodici cartacei tra i quali il mensile di Verona, Pantheon. “Si scrive per conservare il senso di qualcosa di essenziale. Si ama, alla fine, per lo stesso motivo”.
Massimo Galli Righi
Libero professionista, specializzato in Diritto penale e Diritto di famiglia; ha fatto politica attiva ed è stato pubblico Amministratore nell’ambito veronese per decenni, nelle Amministrazioni del Comune e della Provincia di Verona, nella Fondazione Cariverona e nell’Agec. Ha studiato musica al Liceo musicale (ora Conservatorio) di Verona ed è tenore nel Coro degli Avvocati di Verona. Attivo nel sociale, padre di 4 figli, nonno di 4 nipoti.
Roberta Cattano
M. Roberta Cattano è traduttrice editoriale dall’inglese, docente di lingua inglese e presidente del Club delle Accanite Lettrici e Accaniti Lettori. Nata a Lentini, vive e lavora in Valpolicella, con il marito, i due figli, la gatta e gli amatissimi libri. Dal 2018 fa parte della Giuria del Premio scrivere per Amore, “un’altra bellissima stella che brilla sulla città di Verona”.
Rossana Valier
Dalla passione per la letteratura alla passione per la lettura in scena. Dopo lunghi anni di studio e il lavoro di insegnante a scuola, Rossana Valier è diventata interprete ad alta voce di testi letterari per tanti teatri italiani e per scrittori contemporanei. “La voce non è altro che far risuonare il senso al di là del significato. E dare un corpo, un suono e uno spazio a qualcosa che poteva rimanere fisso su di una pagina.”
Paolo Valerio
Paolo Valerio è direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Diplomato alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, è regista e attore. Direttore artistico di Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona, ha diretto il Circuito GAT Triveneto, ha organizzato festival ed eventi di spessore ed è docente e direttore della Scuola di Teatro del Teatro Nuovo. Tra le opere più applaudite Il Deserto dei Tartari di Buzzati – che ha anche interpretato assieme a una numerosa compagnia – Poema a fumetti dello stesso autore, il recente Jezabel di Irène Némirovsky e Misura per Misura di Shakespeare.
Ernesto Kieffer
Inizia nel 2000 a collaborare con alcuni periodici veronesi come “L’Altro Giornale”, “L’Adige”, “Verona Fedele” e, in tempi più recenti, “Verona In“. Per “Radio Popolare Verona” in passato ha curato rubriche di cinema, musica e sport, mentre per “Stella FM” si dedica alle radiocronache sportive. Dopo l’esperienza con “Il Nazionale“, per “Heraldo” oggi è caporedattore della sezione Politica&Attualità. È giornalista professionista.
Stefania Brentaroli
Stefania Brentaroli è Marketing Manager e responsabile della Formazione di Viessmann Italia.
Appassionata di viaggi e di fotografia, coltiva passioni come la musica, il cinema e le mostre d’arte. Dal 2021 è Vicepresidente del Club delle Accanite Lettrici e Accaniti Lettori: “La lettura è una compagna fedele della mia vita: leggo libri, riviste e quotidiani. Sono curiosa per natura”.
Marianna Peluso
Semiologa e giornalista, collabora con le pagine di cultura e spettacolo del dorso Veneto del “Corriere della Sera”, presenta libri ed eventi culturali e, negli ultimi vent’anni, ha scritto anche per “Il Sole 24 Ore”, “Vanity Fair”, “Vogue” e “Libero”. La sua più grande passione è il teatro: ha diretto il Centro Universitario Teatrale di Bergamo ed è stata direttrice artistica di “Bergamo Estate”.
Si è trasferita a Verona per amore ed è ancora innamorata.